Amleto Palermi (Roma, 11 luglio 1889 – Roma, 20 aprile 1941) è stato un regista italiano.

Biografia

Nato a Roma, fu condotto a Palermo ancora lattante (6 mesi) dal padre Raoul Vittorio, divenuto direttore del Giornale di Sicilia, e con la madre Emilia Scarpelli (sorella di Filiberto Scarpelli) e due fratelli, Manfredi e Italo. Qui iniziò a scrivere opere di prosa teatrale dialettale, per tornare nella capitale nel 1913, trovando lavoro come giornalista e successivamente come sceneggiatore per il cinema muto.

Nel 1914 lavorò al suo primo film, L'orrendo blasone, prodotto dalla Gloria Film, e da quel momento diverrà uno dei registi più richiesti, sino al trasferimento, dopo la guerra, a causa della crisi del cinema italiano, in Germania, dove avrebbe quindi diretto un discreto numero di pellicole.

Nel 1929 tornò a Roma, con l'avvento del cinema sonoro, e diresse circa 35 film sino all'inizio della seconda guerra mondiale, divenendo uno dei registi più prolifici.

Palermi fu stroncato da una meningite nel 1941 a Roma.

Vita privata

Sposò Ida Molinaro e da lei ebbe tre figli: Fioretta Gioconda, Filippo (detto Mimmo) e Francesco Saverio. Filippo (1917-1925) prese parte come attore bambino a tre film diretti dal padre: Paradiso (1923), La freccia nel cuore (1924), e La via del peccato (1924), e morì prematuramente di polmonite il 18 febbraio 1925 a soli 8 anni. Francesco Saverio nacque esattamente un anno dopo, il 18 febbraio 1926.

Omaggi

  • Il Comune di Roma gli ha intitolato una via.

Filmografia parziale

Regia

  • L'orrendo blasone (1914)
  • Il diritto di uccidere (1914)
  • Colei che tutto soffre (1914)
  • Il sogno di don Chisciotte (1915)
  • Sul campo dell'onore (1915)
  • Il piacere (1918)
  • Carnevalesca (1918)
  • Il gioiello di Khama (1918)
  • La seconda moglie (1922)
  • La casa degli scapoli (1923)
  • International Gran Prix (1924)
  • Gli ultimi giorni di Pompei (1926)
  • Enrico IV (1926)
  • Florette e Patapon (1927)
  • La straniera (1930)
  • Il treno delle 21,15 (1933)
  • Non c'è bisogno di denaro (1933)
  • L'eredità dello zio buonanima (1934)
  • Creature della notte (1934)
  • Paraninfo (1934)
  • Porto (1935)
  • Fiat voluntas Dei (1936)
  • Il corsaro nero (1937)
  • I figli del marchese Lucera (1938)
  • Napoli d'altri tempi (1938)
  • Partire (1938)
  • Le due madri (1938)
  • Cavalleria rusticana (1939)
  • Follie del secolo (1939)
  • Napoli che non muore (1939)
  • San Giovanni decollato (1940)
  • La peccatrice (1940)
  • Il signore della taverna (1940)
  • L'elisir d'amore (1941)
  • L'allegro fantasma (1941)
  • Arriviamo noi! (1942)

Soggetto

  • La pantomima della morte, regia di Mario Caserini (1915)
  • La strega, regia di Gian Paolo Rosmino (1915)
  • La pianista di Haynes, regia di Ubaldo Maria Del Colle (1921)
  • Amore, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1935)
  • Vivere!, regia di Guido Brignone (1936)
  • Allegri masnadieri, regia di Marco Elter (1937)
  • Il signor Max, regia di Mario Camerini (1937)
  • Oro nero, regia di Enrico Guazzoni (1942)
  • Il conte Max, regia di Giorgio Bianchi (1957)

Note

Bibliografia

  • Dizionario Bolaffi dei registi, Torino 1979
  • Dizionario dei registi di Pino Farinotti, SugarCo, Milano 1993

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Amleto Palermi

Collegamenti esterni

  • Palèrmi, Amleto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Palèrmi, Amlèto, su sapere.it, De Agostini.
  • Stefania Carpiceci, PALERMI, Amleto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 80, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014.
  • Amleto Palermi, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
  • Amleto Palermi, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
  • (EN) Amleto Palermi, su IMDb, IMDb.com.
  • (EN) Amleto Palermi, su AllMovie, All Media Network.
  • (DEEN) Amleto Palermi, su filmportal.de.

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